Capitolo XII. SPETTACOLI SCENICI — LA DRAMMATICA E LA MUSICA L'akte rappresentativa medievale, nelle prime sue forme di dramma liturgico e di laude sacra, ebbe poca fortuna presso i Veneziani. Abbandonati i soggetti religiosi, incominciarono le rappresentazioni allegoriche e mitologiche, in occasione di pubbliche solennità, e insieme fiorì, cogli istrioni di piazza, il genere comico delle farse popolaresche, delle commedie rusticali, delle ecloghe villereccie, dei contrasti a dialogo, chiamati ma-riazzi e mogliazzi Uno dei primi esempi di commedie o farse popolari è la traduzione in dialetto veneziano, infarcito di latinismi e di forme toscane, della Catinia di Sicco Polentone dei Ricci da Levico. La traduzione è attribuita al figlio del Polentone, di nome Modesto, e fu stampata a Trento nel 1482(2). Anche i ludi, le satire e gli scherzi dei giocondi convegni studenteschi padovani, coi loro dialoghi, che sono i primi saggi di latino maccheronico, arieggiano alla forma scenica <3). Ma una curiosa arte rappresentativa, peculiarmente veneziana, si chiamò momaria, e in origine si faceva in occasione di nozze. Finito il banchetto nuziale, qualcuno, forse Voratore nuziale, narrando le imprese degli antenati degli sposi, accompagnava il racconto con lazzi, scherzi e amplificazioni burlesche e ridicole. Si è molto disputato sul significato della parola momaria, che vorrebbe dire mascherata o giulleria, corrispondente al francese mommerie (4); ma non sempre era una semplice (1) Flamini, II Cinquecento cit.. pagg. 305 c Per l'ecloga del bellunese Cavalco e altre consimili, rappresentate in sul principio del secolo XVI, vedi Introduzione di V'. Cian a Le rime di li. Cavassieo cit., voi. I; il testo del-l’ecloga è nel voi. 11. (2) Segarizzi, La Catinia cit., LXI. La commedia fu chiamata da Sicco Catinia dal protagonista, che é un venditore di catini, comasco. Gli altri personaggi sono Bihio, oste cosi detto a bibendo, Quest io, cerretano, Lanio, scarda»* satore di lana e Celio, pescatore, da cete e balena. Carlo Battisti (-Archivio Trentino», voi. XIX, fase. Il e voi. XX, fase. I e II, 1904-1905) ha pubblicato il testo volgare della Catinia, vale a dire la ristampa dell'unico esemplare noto del secolo XV, posseduto dalla Marciana; e trattando la questione linguistica, e confrontando con altri testi trentini, conclude ritenendo trentino il testo volgare della Catinia. (3) V. Rossi, Il Quattrocento, pag. 379. (4) J. Morelli, Operette cit., (Pompe nuz.), voi. I, pag. 160. Il Morelli cita l’opinione di parecchi eruditi, tra i quali Giovachino Perionio che, ne» dialoghi De Linguae Gallicae origine, scrive: * Inter coenam nonnulli intervenire * solent ludendi causa, quos nostro sermone mommnns vocamus. Ita est, atque hoc verbum totum graecum est: » enim larva e appellantur a Graecis. Cfr. Diez, Etymologisches Wtirtebuch der Romani se hen Sprachen, Berlin, 1878; Kórtino, Latein~romanisches Wórterbueh, Paderbom, 1891. Il Korting nota mummen (tedesco) e l'antico francese momer