I FESTEGGIAMENTI E LE CERIMONIE PUBBLICHE 427 doria per tre giorni consecutivi, e talvolta con tanta irruenza, da non conoscere più alcun ritegno, come avvenne nell’elezione del doge Marino Grimani (1595), in cui la folla inebriata infranse e bruciò i banchi e le botteghe preparati in piazza per la festa dell’Ascensione O. Anche alla dogaressa, che entrava in palazzo, furono, fino dal secolo XIII, sotto la ducea di Lorenzo Tiepolo resi onori solenni, divenuti poi splendidi trionfi. Nel IL NUOVO DOGE PORTATO NEL « POZZETTO » INTORNO LA PIAZZA DI SAN MARCO. (Dagli « Habiti » del Franco). Quattrocento la principessa, ricevuta nella basilica dai canonici, « cum li piviali so-« lenni, cieri d’argento, croci et apparati », seguita da un lungo corteo di gentildonne e di patrizi, di scudieri e di valletti con stendardi d’oro, faceva il suo ingresso nel palazzo al suono di trombe e di pifferi, accolta dai confratelli delle arti, che preparavano suntuosi banchetti con profusione « di tazzoni et fiaschi d’arzento con bone (1) Caroldo, St. Veti., bib!. Marciana it., cl. VII, n. 142, pag. 339. Cfr. Pilot, L'elezione del doge M Grimani * in «Pagine istriane» cit., 1904, fase. II. Consimili manifestazioni di gioia eccessiva erano avvenute anche nell’elezione di Domenico Selvo. Vedi voi. I, pag. 194 di questa Storia.