LA FAMIGLIA 339 fidanzata offriva sciarpe di seta, fazzoletti ricamati, e ne aveva in ricambio una focaccia nel giorno di Pasqua, il mandorlato e la mostarda a Natale, le castagne nel giorno di San Martino, e un boccino di rosa per la festa di San Marco. Erano, come presso quasi tutti i volghi italiani, vietati i regali di cose che, secondo vecchi pregiudizi, IL VIATICO A UN MORIBONDO. Miniatura (sec. XVI) nella « mariegola * della confraternita del Corpo di Dio. (Museo Correr). fossero di cattivo augurio, come i pettini che si credeva servissero a stregonerie, le immagini dei santi che si riteneva dessero origine a dispiaceri, le forbici che significavano calunnie e maldicenze, e gli spilli che accennavano a qualche cosa di pungente e doloroso. Il compare, scelto dallo sposo, donava un oggetto d’oro, una scatola di confetti e un mazzo di fiori artificiali alla sposa, dodici bottiglie di malaga, di cipro e di rosolio pel banchetto nuziale, e dava inoltre la mancia allo scaccino e quattro candele di cera alla chiesa, dove il matri-