36 CAPITOLO II. «li grandi si vergognava a dimandar». Quindi, bonariamente sorridendo, rispondeva al legato « che non voleva far altro che compiacerlo volentiera » <’>. La guerra del 1482 col duca di Ferrara procurò a Venezia l’acquisto del Polesine, ma fu acquisto a troppo grave prezzo conseguito <2>, e la rovina economica che ne derivò è deplorata così da Domenico Malipiero: « È sta tolto 128.000 ducati dell’uno per cento deputati a pagar el prò «de Monte Nuovo; è sta cresciuto un terzo tutti i dacii; è stà impegnato tutte le vòlte «[magazzini] de Rialto a rason de " 28 Per cento a l’anno; è stà pa- — -~-E----j « gato in zeca i argenti de parti- Jkurz:. __i j «culari sie ducati la marca; è HI f f M f .rti « stà tolto le cadenele d’oro che « le donne portava al collo e messe « in connin. Se fa i Officii e Rezi-« menti con la metà e un terzo « manco de salario. Oltra tante « decime, è stà messo tanse a la «Terra; le entrate de la Terra e « quelle de la Terraferma è ca-« lade; se ha perso molte nave e « galìe..... se ha evacuato l’Ar- « senal, che altre volte ha fatto «tremar el mondo... se ha speso « un milion e dusentomila du-« cati» <3>. Nel 1499, Venezia, alleata di Francia, si trovò involta nella guerra contro Lodovico il Moro, mentre il Turco, potentissimo sul mare, non si faceva meno temere per terra, e minacciava d’invadere il Friuli. In tali frangenti Venezia era suta (asciutta) di denaro, come scrive Girolamo Priuli. Si deliberò un prestito forzoso, s’imposero, oltre le ordinarie, nuove decime al clero, si chiesero sussidi alle città di terraferma, le quali, quasi tutte, risposero esser preste et aparate non tanto a pagar quanto anche ad offrire le facultà et li fìolli et la propria vita in servitio di questo stado (4). Ben più disgraziate le conseguenze della lotta contro i collegati di Cambray, durata circa otto anni e costata quasi settanta milioni di ducati, vale a dire cento venti milioni di lire italiane. Non bastando le rendite ordinarie, che durante la guerra si ricavavano esclusivamente dalla città, essendo mancato il reddito delle imposte di terraferma, si decretarono nuove gravezze, si concedettero per denari alti uffici pubblici, si fece ricorso (1) Sanudo, II, 555. (2) Romanin, IV, 417. (3) Malipiero, Annali cit., I, pag. 289. (4) Priuli, Diarii, ed. Segre, I, 139. LA CONSEGNA DEL BASTONE DEL COMANDO al GENERAL DA MAR, ELETTO DAL MAGGIOR CONSIGLIO. (Dagli « Habiti » del Franco).