AMORI, CONVERSAZIONI, FESTE, CONVITI 377 mandavano alia pagina di uno dei tanti libri di venture, dove si trovava la risposta riguardante l’avvenire di chi interrogava, oppure con piccoli brevi e polizze combinati in modo che ogni domanda e ogni nome dovessero avere in altre schede la risposta (I). Gli oracoli dell’antichità, spogliati da ogni forma solenne e pubblica, si erano trasformati in un passatempo letterario, in un trastullo di società, ed ebbero anche la loro letteratura. Alcuni erano, come le sorti del Marcolini, destinati alle brigate signo- B. LICINIO — RITRATTO DI OTTAVIANO GRIMANI, SIONORE DI UNA COMPAGNIA DELLA CALZA. (Vienna, galleria). rili, altri, ingenui e rozzi come il bugiardello <2\ ai crocchi popolari e borghesi (3). Uno dei primi esempi a noi noti è in un codice della metà del secolo XV, che insegna a trarre coi dadi <4>; le risposte in forma metrica sono curiose, come queste rivolte ad amanti e mariti, che volevano penetrare nei segreti delle loro donne: Chesta (1) Cian, « Motti * ¡ned. e sconosciuti di M. Pietro Bembo, Venezia, 1888. (2) Bugiardello, opera piacevole da dar spasso, nella quale si comprende varie infinite galanterie, ma sono tutte busìe, modo di ritrovar il sonetto, butterai gli dadi e il punto che butterai lo troverai nelli infrascritti sonetti. In Venetia per Mal fio Pagan, in Prezzar ia al segno della Fede. (3) Cian, Giochi di sorte versificati, in «Miscellanea nuz. Rossi-Teiss•, Bergamo, 1897, pagg. 85-87. (4) ld., « Motti • del Bembo cit., pag. 39 e segg.