176 CAPITOLO VII. rante un cherubino, s’alza un altare con la statua del Redentore, con vari arnesi sacri, una mitra e due candelieri d’ottone col ferro a punta (pirori) per fissarvi le candele. Intorno alle due pareti laterali ricorre la soaza, ossia una specie di mensola o cornice sporgente, sulla quale sono collocati vasi d’oro e d’argento, vetri, ampolle, candelieri, statuine, sfere astronomiche. Al di sopra della soaza, a sinistra del riguardante, è un lungo leggìo, sostenuto da beccadelli, dove sono allineati codici con le coperte di legno; più in IL PORTONE DEL PALAZZO FOSCARI DAL LATO DI TERRA (SEC. XV). (Fot. Aiinari). alto, infisso nella parete, un braccio di legno, che serra nel pugno un candeliere. Una sedia, foderata di panno rosso a borchie d’ottone, forma un solo mobile coll’inginocchiatoio (scabelo), e di costa s’apre un uscio che lascia vedere un ripostiglio, dove, sulla tavola, tra vari strumenti scientifici, si alza un leggìo girevole (lettorin) <■>. Nel mezzo della stanza, in luogo del leone, il tradizionale compagno di San Girolamo, è accosciato un cagnolino barbone. Il lusso degli appartamenti veneziani destava in tutti un’intensa maraviglia. Il (1) Ludwig e Moi.menti, Vittore Carpaccio, la vita e le opere, Milano, 1906, pagg. 179-180.