SPETTACOLI SCENICI, LA DRAMMATICA E LA MUSICA 401 casa Morosini a San Giovanni Laterano il Miles gloriosus <•>; e quei giovani Moce-nigo, che nel febbraio del 1515, nel loro palazzo alla Carità, recitono latina una commedia di Plauto, et ¡u bel veder et udir queli zoveni (2). Si permisero spettacoli teatrali anche in Ghetto, vietando però ai cristiani di assistervi <3>; ma deve sembrar più strano che nei monasteri di Santo Stefano, dei Santi Giovanni e Paolo, di San Domenico e in altri (4>, si lasciassero rappresentare commedie licenziose, come la Mandragola del Machiavelli e alcune di Plauto, tradotte. Nel convento di ,San Salvatore, i frati di Sant’Alessio rappresentarono una devota cossa <5>, ma non devota fu la commedia, LA PIAZZETTA DI SAN MARCO ACCOMODATA A SCENARIO. Disegno di Sebastiano Serlio. (Galleria degli Uffizi). (Fot. deiriit.glt. d’Arti Grafiche). che aveva per argomento La Virtù e il Vizio, data nel febbraio del 1587 dai frati di San Domenico di Castello, con il concorso di tutta la città. Uno degli attori, frate Giovanni Maria da Brescia, noto per essere un po’ pazzericcio, mascherato da facchino, « sparlò in scena d’una mala maniera della Religione, disendo che ruberia il taber-« nacolo del Santissimo Sacramento al Papa, et che lo scorticarebbe, et delli Senatori « Veneti con dire che metterebbe volentieri quegli dalle vesti porpurate in galea al remo « (sendone presenti infiniti senatori), per il che fu cacciato fuori della scena et si formò «processo contra di lui» (6>. Ma il frate potè cavarsela con la scusa della pazzia. (1) SANUDO, XIV, 641. (2) ld., XIX, 444. (3) ld., LIV, 326. (4) ld., XLVII, 528, XXXII, 445 e 458. (5) ld.. XIX, 434. (6) Cronaca Savina, bibl. Marciana, cod. it., cl VII, n. 321, c. 33* Molmenti. La Storia di Venezia netta Vita Privata — P. II. 26