80 CAPITOLO IV. Dall’altro incendio del 1577 il palazzo ebbe maggiori guasti, onde il senato, prima di ordinarne il restauro, volle interrogare parecchi architetti, tra i quali Andrea Palladio; e se si fosse ascoltato il suo consiglio, la dimora dei dogi sarebbe stata ricostruita secondo le norme classiche. Per fortuna, fra quindici architetti interrogati, uno ve ne fu, che consigliò risolutamente di non trasformare una sagoma, nè di mutare una linea; e il saggio senato ascoltò il buon consigliere, Antonio da Ponte, il quale in otto mesi compì il re- ARCH. PALLADIO — IL TEMPIO DEL REDENTORE ALLA GIUDECCA. stauro. Dirimpetto al monumento più bello dell’arte archiacuta medievale sorge, magnifico riscontro, un capolavoro dell’architettura del Rinascimento, la Libreria del Sansovino, che, parve al Palladio « il più ricco ed ornato edificio che forse sia stato fatto «dagli antichi in qua». La sovrana bellezza dell’arte risorta non era tutta, nè soltanto a San Marco, sul canal grande, nei luoghi più celebrati della città, ma s’irradiava anche nelle sue parti più recondite. Per esempio, la chiesa di Santa Maria dei Miracoli (1480), il gioiello della