LA NUOVA CULTURA
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detto Mamugnà, il quale, venuto a Venezia il 26 novembre 1590, si apprestava a fare i suoi esperimenti d’alchimia, splendidamente ospitato in casa Dandolo alla Giudecca. Monarchi e principi invidiarono allora Venezia, a cui era toccata la fortuna di accogliere un uomo che Iacea d'argento vivo oro finissimo. Il Mamugnà, andato poi presso il duca di Baviera e convinto di frode, fu condannato, nel 1591, alla decapitazione, e, prima di salire il patibolo, confessò che non aveva mai saputo cavar l’anima dall’oro <n.
LA SFERA TERRESTRE E IL SISTEMA PLANETARIO.
(Tavola dell’ « Epitoma Joannis de Monteregio in Almagesto Ptolomei », Venezia, Hertzog, 1496).
Contro le superstizioni degli uomini addottrinati insorgeva qualche volta il buon senso popolano, che burlava negromanti, astrologhi, indovini, alchimisti(2); e capitoli, canzonette, sonetti, per lo più in vernacolo, colpirono anche l’impostore Mamugnà (3).
    (1)	Cicogna, Iscr., VI, 569, 570. — Per certe avventure del Bragadino a Venezia vedi C. Malespini, Novelle cit., P. II, pag. 286 t. e segg.
    (2)	Capitolo contro gli astrologhi ed indovini (sec. XIV) pubbl. da A. Pilot in « Pagine istriane», a. Ili, pag. 85 e segg., Capodistrìa, 1905.
    (3)	Pilot, L'alchimista M. Bragadin a Venezia, in « Pag. istriane », a. Ili, pag. 206 e segg. — Curiosi questi versi popolari :
L’è granda, che co vago per la via	e aldo po el contrario dalla zente,
            in ogni campo, in ogni calesella	che ha del certo in scarsella,
         sento, che alguni cria	che dixe chiaramente,
          quel dall’oro é zonto quà,	'	Mamugnà sarà appiccà....
                 la farina callerà,