162 CAPITOLO VI. i) i TE N T O K > A I H *ì' I *3 i .. v- J. 4 t& r CHE IH*'. c se A •*** FRONTESPIZIO r»El « PUCTO » DI (ilOVANVENTl'RA Wif T t i. vj M /.IA, 1565. nlicato la prima volta nel !v*1 >.t-p; jel Rampa-etto (l); ma da quelle povere e n : vagine esce uno splendore di luce e di ■■ ■ ■ '•i‘ / r : < insegna « a tenger i panni, tele, bambi.ii et sede, si per l’arte maggiore che per la conio e a conzar corami, a camozzarli e ten^tr!£ di colore in colore ». I colori smaglianti delle vi-’ , ik indossavano le dame in ogni fasto mondati1' t Magistrati in ogni solennità civile, erano prepar.ui mite botteghe degli umili tintori. Il rosso veneziano, che il tempo non illanguidì nelle poche e sgualcite stoffe che ancora rimandino, si otteneva con quest,i ricetta: « uer-t»n>/ t.itfliato minuto, onze una r meza; argento "limato dracme d ». lume de rocha dragme qua-ro; aceto nrve v > et metti tutte queste cose in una ampolla di. vedrò, et fa che sia ben coperta: » et mettila in una stagnacela de acqua aboglirper spacio de uno quarto di hora, et poi colalo per « feltro, et questa acqua sara rosso mirabilis-«simo»<2>. Il libro del Rosetti svela alcuni segreti del mestiere, custoditi cosi gelosamente che s’inventavano perfino favole paurose per intimorire e tener lontana dalle caldaie delle tinte la gente del volgo, alla quale si dava a credere che un fantasma bianco, o un omaccio col cappellone, o un gigante con un lanternino in mano si aggirassero intorno alle tintorie. Da queste sciocche paure venne la voce popolare scarlatto, per significar timori senza fondamento. Alcune stoffe erano anche colorite col * pennello, e i documenti ricordano i cortineri e i coltreri, ossia pittori di cortine.'di coltri, di tende, di capoletti, di stendardi, di gonfaloni (perieli). Una speciale pittura a colori trasparenti sopra la seta dorata fu portata sulle lagune dai Fiorentini, i quali avevano imparato dalia Francia anche il modo di dipingere la sargit leggero tessuto di lana a fili incrociati, adoperati- per panni di lato, per tappezzerie da stai 'e e per corti!. ... da finestre <3). I tessuti d’alto liccio, chiamati poi arazzi, non compaiono a Venezia che nel secolo XV, essendo una grossolana falsificazione l’inventario della casa di Marino Palimi (1351), dove si parla di un pvramentum raciorum cum figuris ,4). L'arte degli arazzi Rosetti, Plichto de l’arte de tentati che altana tenger panni, ielle, bombasi et sede, Ver per Frane. Rampa/v1,.' 1540, in 4“ (ig. Il Plicto ebbe una seconda edizione, accresciuta, nel 1565, e fu in ¿pproso ristampato e traci..>• -'fi, Ouareschi, SI. della Chimica, VI. Sui talari degli antichi. P. Il (dal sec. XV 1/ - XIX): Il . Plichto ■ di Off ,,-i.rvura Rosetti 0540), Torino, 1907. (2) Ptielr,. pag. 5tì. (3) ATr '.((¡»PARELI.!, La casa fiorentina nei sec XIV e XV, Firenze, 1907, pagg. KN 200. (4) • Bolliti di arti, ind. cur. ven, •. cit., a. Ili, 1880-81, pag. 101. LA TINTURA OKI PANNI. (Dal « Plicto » del Rosetti).