I PALAZZI, GLI ORTI, LE VILLE 211 VILLA EMO A FANZÓLO. Cerere di Paolo e due deboli composizioni dello Zelotti, rappresentanti Calisto e Giove sotto le sembianze di Diana, e Calisto maltrattata da Giunone e cambiata in orsa. Dallo Zelotti fu pure decorato il vestibolo a modo di pergolato, con due statue, imitanti il bronzo, la Cordialità e VEconomia. S’entra nella vasta sala, di un corintio maestoso, con colonne scanalate a chiaroscuro, fra le quali apronsi le porte e le finestre. Sulle pareti, nei due intercolonni di mezzo, sono due grandi quadri a fresco: Scipione Africano e La morte di Virginia. In altre stanze i due pittori veronesi mescolarono soggetti sacri ai profani : Gesù coronato di spine è accanto alle divinità dell’Olimpo, la Sacra famiglia a Cerere, San Girolamo a Venere, e Cristo risorto a Ercole e a Dejanira. Dinanzi al luogo, sorriso da tante bellezze artistiche, s’aprono la valle di Possagno e un bello aspetto di campi e di colline dal Montello a Bassano. L’amore della campagna, pur mescolato a raffinatezze convenzionali, penetra la vita veneziana e si manifesta anche nell’arte. I fondi d’oro dei quadri bizantineggianti si aprono e lasciano vedere l’azzurro cielo e i verdi campi. Ma il sentimento della natura è in modo diverso interpretato dai quattrocenteschi; con rusticana spontaneità, come di cose sempre vedute e conosciute e amate, dai pittori che avevano veduto la la luce nei paesi di terraferma, quali Cima da Conegliano, il vicentino Montagna, il bergamasco Previtali; con timida inesperienza da quelli nati e cresciuti nella città di pietra e di acqua. Specialmente nei fondi di alcuni quadri del Carpaccio i miseri alberi stecchiti, le palme a pennacchio, le colline e le rocce fantastiche, i ciuffi imbozzacchiti di verzura paiono come stretti e soffocati tra gli edifizi marmorei. Tra le magnifiche pietre veneziane portano invece dai loro luoghi nativi un senso dolce e vigoroso di poesia Giorgione e Tiziano : il primo senti, come più verun altro, l’intima bellezza della cam- VILLA EMO A FANZÓLO. STANZA DELL* • ECCE HOMO », CON LE PITTURE DEL VERONESE.