422 CAPITOLO XII. all’improvviso dinanzi al doge Agostino Barbarigo. Più tardi si rappresentarono composizioni sceniche con canti <*>, come nel 1571, dinanzi al doge Alvise Mocenigo, il Trionfo di Cristo per la vittoria contro i turchi di Celio Magno. Il poeta fa parlare Davide, un coro di angeli e parecchi santi. Davide paragona le sue geste a quelle di Venezia; il coro celebra l’impresa trionfale e Santa Giustina, nel cui giorno avvenne la vittoria di Lepanto; San Pietro canta le lodi di Pio V, San Giacomo di Fi- ORGANO NELLA CHIESA DI SAN SEBASTIANO A VENEZIA, CON GLI SPORTELLI DIPINTI DA PAOLO VERONESE. LA « PURIFICAZIONE ». (Fot. Alinari). lippo II, e San Marco della Repubblica sua. L’angelo Gabriele finisce inneggiando alla Trinità : A Dio lode, a Dio lode, a Cristo, a Cristo, A lo Spirito Santo eterna gloria (2>. Nel 1574 Giuseppe Zarlino musicò alcuni distici latini di Cornelio Frangipane, in elogio di Enrico III, cantati sul bucintoro, che conduceva per il canalgrande l’o- (1) Groppo, Catal. di drammi per musica recit. nei teatri di Ven., Venezia, 1746; Solerti, Le rappres. mus. di Ven. dal 1571 al 1605, in « Riv. mus. it. », Torino, voi. IX, 1902, fase. III. (2) Trionfo di Christo per la vittoria contro i Turchi, rappresentato al serenissimo Principe di Venezia il dì di San Stefano, Venetia, MDLXXI.