268 CAPITOLO IX. TIPI DI PATRIZI. TINTORETTO — IL DOGE ALVISE MOCENIGO. TIZIANO — UN GENTILUOMO DELLA FAMIGLIA PESARO. PARTICOLARE DI UN QUADRO D’ALTARE. (Venezia, Accademia). (Venezia, chiesa dei Frari). del Caravia, del Calmo e in alcune canzoni popolari anonime appaiono le belle popolane, discinte, in pianelle bianche, come nella Canzoneta delle massarete, che Le se uarda ne ’1 spechieto Con e ’I fuso e ’1 peteneto (>). Misera, mal vestita, ma splendida di bellezza è l’amata di Maffeo Veniero: Sta mia cara d'amor bela strazzosa; Strazzosa ricamente, Chè con pi’ strazze e manco drapi intorno Pi’ se descovre i bianchi E verzeladi fianchi (2). Piena di sanità e di grazia è la fanciulla di Alessandro Caravia: Sugo amoroso, ruosa damaschina, Carne mie alabastrine verzelae, Man bianca, a muò ’I bombaso molesina, Bocheta e vita che par l’onestae, Quando la parla, la balla e camina. Occhi da far tornar la sanitae Con uno sguardo a chi fosse amalao In termine de insirghe fuora el fiao (3). (1) Canz. ant. del pop. it., ed. Menghini cit., fase. Ili, nag. 48. TIPO DI PATRIZIO. ^ tiziano — UN giovinetto della famiglia pesaro. (2) Raccolta di poesie in dial. venez. d ogni secolo, ed. F. particolare di UN quadro d'altare. Gamba, Venezia, 1845, pagg. 36-37. (Venezia, chiesa dei Frari). (3) Saspo bizaro cit., pag. 44.