294 CAPITOLO IX. (1) Casóla, Viaggio cit., pag. 14. — In due capitelli della loggia terrena del palazzo ducale sono scolpite alcune acconciature di teste femminili in uso nel secolo decimoquinto. (2) Il signore di Villamont, che viaggiò in Italia nell’anno 1589, vide le veneziane sui loro alti zoccoli, e notando che leurs robes sont busquées devant et derrière, ne descrive anche i capelli accomodati a due punte: « Elles ont leurs cheveux, blonds pour la plus « part, treissez gentillement et eslevés au devant du front en forme « de deux cornes hautes quasi de demy pieds, sans aucun moule « de fer, ny autre chose qui les tienne, sinon l’entre-lasseure gen-« tille qu’elles y font, ne portans rien sur leurs testes qu’un voile « de crespe noir qui pend beaucoup plus bas que leurs espaules, • n’empeschant pas que l’on ne voye la beauté de leurs cheveux, de leurs espaules et seins, qu’elles monstres jusques « quasi h cstomach ». Les voyages du Seigneur de Villamont cit. dal Rodocanachi, La femme ital. cit., pag. 174. (3) C. Vecellio, Habiti cit., pag. 78 e passim. I.A DOGARESSA DI VENEZIA. (Dal libro « Habitus praecipuorum populo-rum ». Norimberga, Hans weigel Tonnsch-neider, 1577). da certi villani, che li esponevano « in belle persicate sopra la piazza de Sancto Marcho»*1*. Nel Cinquecento le trecce dei capelli si legavano con nastri fregiati di perle o di gemme e si attorcigliavano sul capo (bugoli). Le chiome si accomodavano anche in riccioli a spirale (bisse) cadenti sulle tempie, o foggiate a mezza luna con le corna all’insù <2'. Si adornava pure il capo di turbanti (balzi), di cuffie d’oro e d’argento, con due alette di trine pendenti sulle spalle, di frontali, di coronette d’oro alla ducale, di fazuoli di tela fina, stretti da un cordoncino di perle <3). Certi berrettoni alla forestiera non convenivano, LA DOGARESSA. (Dagli « Habiti» del Franco). LA DOGARESSA (COSTUME DI FANTASIA). (Dalla Raccolta di costumi » di R. Gaignères. Gabinetto delle stampe della bibl. naz. di Parigi).