4 INTRODUZIONE definite ; agli Ibero Liguri, che pare fossero i primi abitatori (1>, succedettero gli Euganei <2> e, circa alla metà del secolo settimo avanti l’èra volgare, i Veneti nella parte meridionale e centrale <3>, i Carni in quella nord-orientale <4>; vi furono altresì, dove più dove meno, infiltrazioni etrusche e celtiche <5>. Prevalse la civiltà dei Veneti, che dai centri principali di Padova e di Este si sparse nella regione contermine, penetrando profondamente nel territorio carnico-istriano, dove lasciò larghe traccie (6>. Incerti o fantastici gli argomenti che fanno provenire questo popolo o dai Vannes, popolo celtico o gallo deU’Armorica, o dai Venedes, slavi del mar Baltico, o dai Paragoni della regione Eneta, ricordati da Omero fra i soldati dell'esercito troiano. Secondo l’opinione più autorevole, i Veneti appartengono alla razza indo-germanica che forma un sol gruppo cogli antichi Illiri. Andarono essi, a poco a poco, estendendosi lungo le marine dell’ Adriatico, verso il ISCRIZIONE FUGANE A INCISA SOPRA UN OSSO DI CERVO. ISCRIZIONI PALEO-VENETE GRAFFITE SU VASI DI ARGILLA, R1N- SCAVI DI SAN BRICCIO DI LAVAONO NEL VERONESE. VENUTI NEOLI SCAVI DELLA CAMPAGNA DI ADRIA. Timavo e le Alpi, sulle sponde del Po e fino al Benaco. Ebbero relazioni di commercio, non mai di sudditanza, coi vicini Etruschi e coi Greci, dai quali trassero insegnamenti nelle arti e nelle industrie, e appresero ¡anche i rudimenti della scrittura. » c r n { o K'O- s w o x o ; r e i'o;;r a iv\r a 51 < ax e ISCRIZIONE PALEO-VENETA, INCISA SULL’ANSA DI UNA SITULA RINVENUTA NEGLI SCAVI DI CALALZO IN CADORE. La loro lingua appartiene al ramo illirico delle lingue indo-germaniche, e propriamente, come il Messapico, al ramo illiro—italico; strettamente collegato col ramo illirico dell'altra sponda deU’Adriatico, e nominatamente cogli antichissimi Albani. Del loro culto idolatrico, che si confuse con quello degli Etruschi e dei Romani, si tro- (1) Qaet. Chierici, Ol* Iberici in grotte artificiali, in fondi di capanne e in caverne, in « Bullett. di paletnologia ital. », a. Vili, 1832; Paoio Orsi, Q VI beri - Liguri nella necropoli d’Este, in « Bullet. * cit., anno 1884, pagg. 169-178. (2) Cordenons, Un po} più di luce sulle origini, idioma e sistemi di scrittura degli Euganei Veneti, Venezia, 1894; Silloge delle iscrizioni venefiche con note sugli antichi alfabeti e sistemi di scrittura usati dagli Italici e dagli Etruschi, Feltre, 1911 ; O. Da Schio, Sulle iscrizioni ed altri monumenti Reto-Euganei, Padova, 1852. (3) Helbio, Die Italiker in der Po-Ebene. Beiträge zur altitalischen Kultur-und Kunstgeschichte, Leipzig,’ 1889; Carl Pauli, Altitalische Forschungen (III), Die Veneter und ihre Schriftdenkmäler, Leipzig, 1891, pagg. 432-440; Pellegrini, Di alcune nuove iscrizioni in lingua veneta, in « Mem. Accad. di Se. Lett. ed Arti di Padova », a. 1916, voi. XXXII, pag. 205. (4) Pichler, Etruskische Reste in Steiermark und Kärnten, in • Mittheilung, d. K. K. Centr.-Komm. f. d. Erforschung und Erhaltung alter Baudenkmäler », a. 1880, VI, 33 sgg. ; Mommsf.n, Das Nordetruskischer Alphabet, in « Mittheil, d. antiquar. Gesellschaft », Zürich, 1853; Pauli, Die Inschriften nordetruskischen Alphabets, Leipzig, 1885; Lattes, Iscrizioni paleolatine dei fittili e dei bronzi etruschi, in « Rend. Ist. Lomb. S. L. ed A. », a. 1892, vol. XIX. (5) Cuno, Vorgeschichte Rom’s: Die Kelten, Leipzig, 1878, pagg. 229 sgg.; Benussi, L’Istria sino ad Augusto, in « Arch. Triestino », a. 1892, N. S., vol. IX, % sgg.; Walde, Zur Besiedelung Tirols. Die il/irischen Stämme, in « Mittheil, d. K. K. geograph. Gesellschaft », a. 1898, vol. 42, pag. 462 sgg. (6) Ohirardini, / Veneti prima della storia, in « Annuario della R. Università di Padova », a. 1900-01, pag. 32 segg. Un’ ampia esposizione corredata da ricca bibliografia si vegga in Savini, Le orig. e le evoluzioni stor. della civiltà latina e della nomenclatura locale nella Venezia Giulia, Venezia, 1918.