LE ABITAZIONI E OLI ARREDI ECC. 301 TORCELLO — IMPOSTE DI PIETRA DELLA CATTEDRALE. con dipinti anche i fumaiuoli sporgenti sui tetti e che, al dire di Giovanni Villani*1*, erano molti e belli e di varie forme: a cono tronco arrovesciato, a campana sorretta da mensoline ed archetti ogivali, a dado, a tridente, a vaso. Alcune case avevano hortum e zardinum(2>, come è detto in alcune carte del Trecento; un secolo più tardi, Jacopo d’Albizzotto Guidi descrive i giardini dei gentiluomini alla Giudecca fiorenti di rose, di gigli, di garofani di Damasco (3> e nella Hypnerotomachia Poliphili di frate Colonna sono disegnati pergolati a foggia architettonica, alberelli allineati, aiuole regolari. Un documento del 10 settembre 1319 descrive la disposizione di una casa a San Giovanni Grisostomo, che apparteneva alla famiglia dei Polo, ond’ebbe i natali nel 1250 Marco, il grande viaggiatore, soprannominato Milione, denominazione rimasta alla corte nel mezzo del fabbricato. Un ministeriale di Palazzo attesta di aver investito Marco Polo di due proprietà poste a San Giovanni Grisostomo(4>. La prima, composta di dodici stanze unite insieme, aveva da due lati un muro in comune con altra, di cui Marco era comproprietario col fratello Stefano; un terzo lato prospettava (1) Cronica, lib. XII, cap. 123. (2) Gallicciolli, III, 17. (3) Vitt. Rossi, Jacopo d’Albizzotto Guidi cit., in « N. Arch. Ven. », t. V, pag. 427. (4) Questo documento che H. Yule, il diligente biografo del Polo, (The Book of ser Marco Polo, London, 1875), non potè rinvenire, fu trovato da V. Zanetti tra le pergamene dell’Archivio dell’ Istituto degli esposti, ora nel R. Archivio di Stato. Il documento fu pubblicato dallo Zanetti nell' « Archivio Veneto », a. 1878, t. VI, pag. 98. Vedi nell’appendice, Documento K. capanni di viti, piante e siepi tagliate TRANSENNA PER FINESTRA DI STILE ITALO - BIZANTINO (SEC. vii). Infissa in una casa presso il ponte di San Tomà.