LE ABITAZIONI E GLI ARREDI ECC. 299 lestia, Contarini dalle porte di ferro a Santa Giustina, Zantani a San Toma, Cappello a San Giovanni Laterano, Priuli a San Severo. Il primo pianerottolo della scala conduceva a piccole stanze dimezzate da pareti, chiamate perciò mezzà o arnez-zadi e servivano a studioli d’affari. La seconda branca metteva alla sala o galleria del primo piano, chiamata portego, che aveva ora la forma di un quadrilatero, LIAGÒ A SOLAIO E SCALA ESTERNA. Cortile del palazzo Loredan ai Santi Giovanni e Paolo (sec. XIV e XV). ora quella di una gruccia cui manchi un braccio (sala a crozzola). Di regola, divideva la casa, nel senso della profondità, come in due ali, e su di essa mettevano le stanze degli appartamenti. Talvolta il portego, che terminava sempre in una loggia sulla facciata, era, invece che nel mezzo, su un lato della casa, e allora le finestre delle altre stanze si aprivano di fianco alla loggia. Per siffatta ragione nella Cà d’oro e nel palazzo Ariani il lato destro dei prospetti non ha riscontro, e in quella mancanza di simmetria è un'armonia incomparabile. Quanto all’uso delle camlnate, ossia delle stanze con camino a muro, Galvano Fiamma nella sua cronaca citata dal