OSTENSORIO D’ARGENTO (SEC. XV). (Chiesa di San Pantaleone). RAZIONALE O PETTORALE D’ARGENTO DORATO E SMALTATO (PRINCIPIO SEC. XV). (Chiesa di San Pantaleone). mosinario (vedi pag. 52) e quello collocato a San Marco sulla torre costruita nel 1496. Fra gli orologi d’uso privato, fin dal secolo XV, eran conosciuti quelli a sveglia. Un patrizio mercante, Guglielmo Quirini, scriveva nel 1452 al nipote Giovanni, che stava per partire per la Fiandra : « Chomo tu sa io voria uno relogio « de laton, el qual batesse le hore per la spiera, la qual voi esser hore 24, e per tuo avixo loro non usa salvo hore 12, e si voria < anche desmesiedar, chomo puoi el mio, ma sei può esser, noi « voria più grando del mio, che è una quarta, e se i noi podesse « lavorar si picolo, per aver tante opere, voria el fosse pocho più mazor de più el men se podesse. E però quando serai a Bruza, « over in Anguersa, dove i se fano, tien maniera de saper quelo « el chosterà ». Dalla Santa, Di un patrizio mercante del Quattrocento, in « N. Arch. Ven. », a. 1Q06, t. XI, pag. 70. (2) Nella stessa cattedrale sono del medesimo stile i reliquiari delle teste dei Santi Abdon e Sennen e delle ossa dei piedi di San Giorgio e di Santo Abdon. (3) Sotto questa croce si legge, tolte le abbreviature : MCCCLXXXXIIII, facta fuit a nobilibus procuratoribus Petro Cornario et Michael Steno, Jacobus Magistri Marci Benato de Veneciis fecit. LA SCULTURA, LA PITTURA E LE ARTI MINORI vato, delle più svariate forme e dei più artificiosi congegni, a soneria e a destatoio (1>, furono in gran pregio presso una gente che, nella vita rapida e intensa, pareva particolarmente facesse gran conto dello strumento che segna la misura del tempo. Nell’oreficeria trecentesca, di cui riproduciamo un saggio caratteristico nel reliquiario di argento a sbalzo delle ossa delle braccia dei Santi Sergio e Bacco, nella cattedrale di Chioggia <2>, lo stile bizantino dominante accoglie talune forme nordiche; e i due stili insieme congiunti in sullo scorcio del Dugento e nel Trecento, si notano nella croce d’argento di un maestro Benato veneziano (1394), collocata sull’architrave del presbiterio Marciano (3), e nel reliquiario (1375) di un frammento della colonna della Flagellazione nel tesoro della basilica, nella teca di quarzo con ornamenti di argento (1) È opinione comune che il famoso orologio, collocato sulla torre di Padova nel 1344, sia stato inventato da Jacopo Dondi, medico e matematico insigne ; fu invece costruito, sebbene coll’assistenza di Jacopo, da un artefice padovano di nome Antonio. Fu Giovanni Dondi, figlio di Jacopo, che nel 1364 costruì il mara-viglioso orologio, collocato da Gian Galeazzo Visconti nella Certosa di Pavia e che valse al suo autore e a’ suoi discendenti il soprannome di Orologio. (Belgrano, Degli antichi orol. pubbl. d’It.y in « Arch. Stor. It. », a. 1868, ser. Ili, t. VII, pag. 34 segg.). A Venezia sono da ricordare quello di San Giovanni Eie-