350 CAPITOLO X. briele Villa e un maestro Perenzolo (già morto nel 1355) (1>; ma di Tomaso da Modena (2), che dimorò a Treviso circa alla metà del 1300, sono, nel capitolo dei padri predicatori di San Niccolò, quaranta bellissimi ritratti a fresco dei generali dell’or- BASSORILIEVO IN LEGNO DIPINTO DI FIGURINE A TEMPERA (1310). (Murano, chiesa di S. Maria e Donato). (1) Nell’inventario di Oliviero Forzetta (Federici, Meni. Trev. cit.) è ricordato di maestro Perenzolo un quaderno di disegni, in quo sunt omnia ammalia et omnia pulcra. Paoletti, Racc. di doc. ined. per servire alla st. della pitt. veneziana, Padova, 1895. (2) Vi fu chi disse Tomaso modenese, chi trivigiano, chi infine nato in Boemia, a Mauth o Meyto, latinamente Mut ina. Il Tiraboschi (Bibi. Moden., t. IV, p. II, pag. 48) rivendica all’Italia e a Modena il vanto di aver dato i natali al pittore. Il Federici (Meni. Trev. cit., pag. 51) e lo Schlosser (Tomaso da Modena und die Altere Malerei in Trevisor Wien, 1898) vogliono dimostrare che Tomaso nacque a Treviso, e che il nome da Modena significa il casato e non la patria, come pel ferrarese Girolamo da Carpi e per i Lombardi da Venezia. Più recenti scrittori (Bertoni e Vicini, Tomaso da Modena, Modena, 1903) provano, con l’autorità dei documenti, che Tomaso dei Barisini nacque a Modena nel 1325 da Barisino dei Barisini, pur modenese. Probabilmente dal 1346 al 1359 Tomaso dimorò a Treviso, e dopo il 1368 fu a Karlstein in Boemia, presso Carlo IV imperatore, ma finì di vivere a Modena ne’ primi mesi del 1379. Modenese è anche il figlio di Tomaso, di nome Bonifazio.