278 CAPITOLO IX. a poco ai bizantini si vanno sostituendo artefici veneti e lombardi, che tra il secolo XI e il XII costruiscono alcune chiese (1), delle quali restano cospicui esempi, il San Giacomo di Rialto, il duomo di Murano e quello di Caorle, col suo curioso campanile cilindrico, come gli antichissimi di Ravenna*2*, e come quello, men conosciuto, alto poco più di dieci metri, che si vede a Tessera, frazione del comune di Favaro, presso Mestre. Qualche opera veneziana sì trova a questo tempo anche fuori di Venezia, e a Roma un Giovanni da Veci nezia lasciò il suo nome in Santa Maria Ma in Cosmedin<3>. Questa nuova arte, nata Mg, nelle lagune, fu conosciuta anche in CAORLE — CAMPANILE CILINDRICO (SEC. Xl). TESSERA — CAMPANILE CILINDRICO. Francia, dove una colonia veneziana si stabilì a Limoges verso la fine del secolo decimo. Nel seguente due nobili veneziani fondarono presso San Leonardo, non lungi da Li- (1) Le chiese, oggi distrutte o rifatte, di Sant’ Eufemia alla Giudecca (1000), di San Zaccaria, ricostruita circa il 1176 sull’antica dei Partecipazì, di Sant’Agnese, di San Vitale, di San Silvestro e di San Giovanni decollato (1007). (2) Cattaneo, Varch. in Italia cit., pag. 290. (3) Sulla porta di marmo bianco scolpito di Santa Maria in Cosmedin a Roma, del secolo XI, è inscritto : iohannes DE VENETIA ME FECIT.