LE ABITAZIONI E GLI ARREDI ECC. 297 a traverso il quale filtrava l'acqua piovana, condotta dalle grondaie (canes)(l). In caso di siccità l’acqua potabile si portava coi burchi dai fiumi, particolarmente dalla Brenta. « In quodam loco est vilis aqua dulcis, in alio cara ut Venetiis », osservava Odo-fredo, il celebre giurista bolognese del secolo XIII, che conobbe le leggi di Venezia CARPACCIO — LOGGIA. Particolare del quadro « San Trifone libera dal demonio la figlia dell’imperatore ». (Oratorio degli Schiavoni). e ne ammirò la singolare bellezza <2>. Le spallette o sponde delle cisterne, chiamate vere, erano spesso formate di ruderi di templi antichi, di frammenti d’are pagane, di rocchi di colonne, o scolpite con figure chimeriche, croci, ornati, meandri. Al primo piano di molte case s’apriva una loggia, dove nelle belle giornate, si raccoglieva la (1) G. Saccardo (l’Eremita), / campanili di Venezia, Venezia, 1891, pagg. 97, 112. (2) N. Tamassia, Odofredo, in - Atti e Mem. Dep. di st. patria di Romagna », a. 1904, voi. II, pag. 202.