VENEZIA E LE SUE LAGUNE 49 (1253-1268), fu ampliato l'ospedale di Pietro Orseolo, portandolo in linea del campanile, il quale ebbe a patire le percosse della folgore nel 138S e un incendio nel 1403. Nel restauro compiuto l’anno 1406, furono rifatti la cella e l’alto pinnacolo di legno. Nel 1282 il maggior consiglio pensò a costruire una loggetta per luogo di convegno dei patrizi, e per scegliere il luogo più opportuno fu eletta una speciale commissione di tres sapientes(l). Dirimpetto alla chiesa, fu costruita la loggetta, che fu dopo i guasti del fuoco e dei terremoti, riedificata più volte. Sugli altri tre lati del basamento si andarono addossando officine di scarpellini. banchi di cambiatori, botteghe di strazzaruoli. 11 pavi- disegno di marmo bianco, le quali segnavano i luoghi dei banchi del mercato, che si teneva il sabato, e diedero il tuni pulehra (Juan- m«daouonk mab«c>iii;o nella come ANO»»»* a san 1-aStAifoM. tum fieri possunt et de optimo cendali > torto (3>. E all’agitarsi dei rossi gonfaloni rispondevano il frullo delle ali e i lieti richiami dei colombi, che nel giorno delle Palme si scioglievano al volo dalla basilica, e andavano moltiplicandosi per la città, dando come un’aria di festa ai monumenti(4). Già nel 1177 tre canonici di San Pietro di Roma aveano ammirato platea beati Marci magna (1) Arch. di Stato, Maggior Consiglio, Leona, c. 18 r., a. 1282: « Die vigesima quarta novembris. Capta fuit pars de < Iobia inducietur modo donec videatur de domibus Sancti Bassi si essent sufficientiores ad ipsam lobiatn fiendam, acci-« piendas prò communi prò encambio vel emptione vel ficto vel aliquo alio modo, quia non videtur eis, quod possit fieri « ibi bene illud quod convenit et elligantur tres sapientes, qui debeant videre et inquirere de predictis intra quindecim « dies postqua in pars ista capta fuerit ». Ibid., 1 luglio 1283 : « Elezione di due Consiglieri perchè provvedano con i Procuratori di S. Marco a detto lavoro . La prima loggetta era, adunque, a San Basso, la fabbrica della prima loggia del campanile è del 1436 in seguito ad incendio della « Strazaria ». [RambaldiJ Mostra storico-artistica del campanile di S. Marco, Venezia, 1912, pag. 28. (2) Sancdo, Vite dei Dogi, in « Rer. Ital. Script. *, t. XXII, col. 563. (3) Arch. di Stato, Collegio, Notatorio, 3, c. 63 t., 15 genn. 1376. (4) Una vecchia leggenda vorrebbe che i colombi di San Marco discendessero da quelli fuggiti a torme, natis in beccis, dietro i profughi di Aitino. Narrano invece le cronache come vi fosse una costumanza antica nella domenica delle Palme di sciogliere al volo i piccioni. Alcuni credono invece sia da riportarsi la loro introduzione all’uso, ancora esistente nelle città della Russia meridionale e della Persia, di mantenere a pubbliche spese delle colombe. Molmfnti, La Storia di Venezia nella Vita Privata — P. I. 4