IL COMMERCIO E LA NAVIGAZIONE 237 veneziana, accorrere ai banchi i robusti vogatori, gli onesti barcaiuoli, e montar lieti sulle navi cantando inni a San Foca, la cui immagine si esponeva nei pericoli delle procelle. Una strana usanza, ricordata da antiche scritture, sarebbe rispondente a quei AMI.» wjmw ABVvti MÌSI. pTÌ7v'Af)j ninu* gl'ini. ìi .in.uótllei» lUuiff mcxrcu» et Api X'inskJ. MAMARA ABAZIA t>rr orfici' ttvlurvni I A^UAafut v»i rmu • ‘te;. l’abissinia. Dal mappamondo di Fra Mauro. semplici costumi. Racconta una tradizione che i marinai avevano la consuetudine di invitare San Foca ogni giorno a pranzo, durante il tragitto, e poiché naturalmente il loro invito rimaneva vano, essi mettevano da parte il costo della pietanza, per distri buire, appena giunti in porto, quei denari ai poveri (1>. Sia pure una leggenda, essa vale tuttavia a dipingere l'animo buono della gente di mare. (1) Zappert, Vita beati Petri Acotanti, Wien, 1839, pag. 77.