122 CAPITOLO IV. il libro chiuso sul tornese di Andrea Dandolo (1342). Due antichi bassorilievi, uno sulle pareti del campanile di Sant’Apollinare e l’altro custodito nel museo Correr, mostrano il simbolico animale accosciato, col nimbo, le ali tese a ventaglio e le zampe anteriori reggenti l’evangelo, nella forma che si chiama a moleca per la rassomiglianza col crostaceo, che nel dialetto appellasi moleca (cancer tnoe-nas)('\ 11 leone a moleca fu adottato sulle gazzette, monete d’argento, del valore di due soldi veneti, coniate nel 1538 dal doge Andrea Gritti. La classica insegna dello stato sui vessilli e sugli edifizi pubblici in Venezia e nel dogato rappresentava il leone andante sulle onde e sulla terra incastellata, con le ali e il libro aperto*2). II simbolo religioso diventò l’insegna della gloria repubblicana, come il tempio dell’evangelista fu il sacrario della libertà nazionale. (1) Fu creduto la più antica insegna della Repubblica che si conosca un alto rilievo riportato all’anno mille, conservato nel Museo Correr di Venezia, e che rappresenta il leone uscente dalle acque, con il nimbo, le ali e il libro chiuso fra le zampe. Neppure il leone sulla porta del campanile di Sant’Apollinare, che sembra antichissimo, e quello conservato nell’Archivio di Stato, possono ritenersi anteriori al secolo XV (Cfr. Dom. Urbani, Il nuovo leone al Museo, in « Bollettino d’arti » ecc., anno 1877-78, pag. 95). Più antica, se non è una falsificazione, la rappresentazione del leone sopra uno staio di bronzo pel frumento, custodito nello stesso Archivio di Stato, che porta la seguente scritta : MEXURA DELLA CAMERA DEL FORMENTO A RIALTO ANO DNI MCCLXI1I. A Capodistria sul battistero sta un leone di San Marco incoronato, che porta la data del 1317, un altro a Montona dell’anno 1323, e un terzo a San Lorenzo del Pasenatico del 1331. Cfr. Caprin, L’Istria nobilissima, Trieste, 1905, voi. I, pag. 176. (2) In molte immagini il leone serra tra le zampe il libro aperto colle parole: Pax tibi Marce Evangelista meus; in altre il libro è chiuso. La fantasia popolare ha veduto nel libro aperto il segno di pace e nel chiuso il segnale della guerra, come per le porte del tempio di Giano. I leoni si presentano ora coll’evangelo aperto ed ora chiuso, tanto in tempo di pace quanto in tempo di guerra. VITTORE CARPACCIO — IL LEONE DI SAN MARCO. (Già nell’ufficio dei camerlenghi in Rialto, ora nel palazzo ducale).