186 CAPITOLO VI. lezione a doge di Ranieri Zeno, di un terzo del 1272. Quest’ultimo, diffusamente descritto nella cronaca di Martino da Canal, fu combattuto da sei gentiluomini friulani: Tartaro della Frattina, Francesco di Sbroiavacca, Giovanni d’Azzano, Enrico da Fiume, Mangusso da Annone, Massuto da Santo Stefano. Già da tempo i friulani aveano fama di armeggiatori eccellenti; nomi di schermitori indigeni e forestieri escono fuori LE FESTE DEL GIOVEDÌ GRASSO. (Dagli « Habiti » del Franco). dalle antiche carte friulane, il che meglio spiega il gusto e gli studi di Fiore da Pre-mariacco, il padre della scherma metodica in Italia, al quale abbiamo di già accennato. Gli slidatori friulani della giostra del 1272 combatterono per tutti e tre i giorni precedenti alla quaresima. Nel primo, montati sopra i loro destrieri, accompagnati da molti cavalieri veneziani, si recarono a salutare il doge, Lorenzo Tiepolo, il quale comparve a una finestra del palazzo, con splendida compagnia di magistrati, di cavalieri,