414 CAPITOLO XII. niste, e se ne fa menzione in una pergamena del giugno 1341, in cui una Regina, sonatrix, axor Pisoli, si trova in lite con un Dardo Cauco (1), per certo organo da lei avuto in deposito. Nella prima metà del Quattrocento s’incontrano gli organari Urbano da Venezia, Marco Ingegneri e quel Bernardo Pavuri detto Mura, al quale si dà il merito di avere, intorno al 1450, perfezionato l’organo con l’invenzione della pedaliera. Gli organi si sonavano anche in barca, sulla laguna, fra i canali, nelle mattinate o albate, quando allegre brigate di giovani auspicavano ai loro amori salutando GENTILE BELLINI — RITRATTO DEL BEATO LORENZO G1UST1NIAN. (Venezia, Accademia). il levar del sole, in gondola, fra musiche e canti, con accompagnamento d’organo, cum organis causa matutinandi (2). Il popolo, che più tardi avrà come spettacolo prediletto il teatro, non sembra a questi tempi molto voglioso di rappresentazioni sceniche. Qui, dove ebbero accoglienze così poco liete le processioni dei flagellanti (3>, non si conobbero quelle laudi a dialogo dei disciplinati dell' Umbria, le quali, insieme coi misteri, furono l’embrione del teatro <4>. Alcuni misteri, passati dalle chiese alle piazze, si rappresentarono anche nella Venezia: nel 1243 a Padova, nel Prato della valle, la Passione e risurrezione di Gesù; nel 1298 e nel 1303 a Cividale del Friuli sacri ludi sulla Vita di Cristo-, (1) « Arch. Veneto », a. 1887, t. XXXIV, pag. 397. (2) Cfr. le citazioni recate in nota dal Cecchetti a pag. 52, t. XXI, dell’ « Arch. Veneto ». (3) Vedi addietro pag. 131. (4) E. Monaci, Appunti per la st. del teatro it., in « Riv. di fil. romanza », 1872, I, pagg. 235-271 ; 1875, II, pagg. 29-42.