226 CAPITOLO VII. 160.000 pezze di finissimo panno, che si vendevano nel Napoletano, in Sicilia e nei paesi d’Oriente, e traevano dalle lagune lane, sete, oro, argento, cere, zuccheri per un valore annuo di 392.000 ducati. Milano spendeva annualmente a Venezia 90.000 ducati, Monza 56.000, Como, Tortona, Novara, Cremona 140.000 ciascuna, Bergamo 78.000, Piacenza 52.000, Alessandria della paglia 56.000; una somma quindi di circa 1.600.000 ducati. Alla lor volta queste città mandavano alla laguna drappi per circa 1.200.000 ducati, cosicché si aveva un movimento di affari per 2.800.000 ducati. Il bilancio medio IL CAPITELLO DELLE FRUTTA. Portico a terreno del palazzo ducale. annuo del traffico mondiale veneziano appariva di dieci milioni, con un guadagno di quattro milioni: due sulle esportazioni e due sulle importazioni. Nella vicina terraferma i Veneziani, dapprima col sale e i grani, e poi con altre mercanzie, attratti da particolari immunità ed esenzioni, convenivano ai mercati delle Cavane di Mestre, di Campalto, d’Oriago, di Musestre, di Portobuffoledo, di Porto-gruaro. Le maggiori franchigie si concedevano nel periodo delle fiere, tra le quali famose quelle di Puglia; e così al loro movimento commerciale ed industriale, come al movimento cambiario dei capitali, sempre congiunto al primo, prendevano viva parte i mercanti <’> della città dominante che in essa avevano istituito vari mercati, (1) Su l’attività mercantile dei Veneziani in Puglia vedi Zambler e Carabellese, Le relazioni commerciali cit., voi. 2; Gabotto, Il commercio e la dominazione dei Veneziani a Trani fino alla. 1530, in « Arch. Stor. Prov. Napol. », a. 1898, voi. XXIII, pag. Ili segg.; Muciaccia, I Veneziani a Monopoli, in « Rassegna Pugliese , a. 1898, voi. XIV; Carabellese, Il patto Barese-Veneziano del 1122, ivi, a. 1900, voi. XVII, pag. 1 e seg.; Il consolato veneto in Puglia nei primi anni del sec. XV, ivi, a. 1901, voi. XVIII, pag. 58 segg.; Massa, Venezia e Gallipoli, Trani, 1905; Guerrieri, Le relazioni tra Venezia e Terra d'Otranto fino al 1529, Trani, 1904.