LA SCULTURA, LA PITTURA E LE ARTI MINORI 335 Nè certamente di scalpello veneziano, come altri J asserirono (", sono le quattro colonne del ciborio <£\V I di San Marco, tutte scolpite con istorie degli -*'/■ evangeli, opera del secolo V o VI, di prove- p-1'-® nienza incerta, forse siriaca (2>. Nel secolo XII fi ■ *y iif potenti artisti ornavano di sculture le cattedrali j if J di Modena, di Ferrara, di Piacenza, di Cremona, il San Zeno e il duomo di Verona, dove forma- ■V v. 'v -I rono una forte scuola romanica, da cui uscirono molti artisti valorosi. Si può riconoscere lo scal- ■ pello di questi artisti in 1111 rilievo della cappella X. 1 ^ Ì| B Zeno in San Marco, meglio che in quello della 1 l i 1 Nascita di Cristo, a San Giovanni Elemosina- y/f n[ fl rio (3), che altri attribuisce ad artisti orientali e , j, | ad età più remota. Quando, dal 1178 al 1196, . Rii Benedetto Antelami compie le sue mirabili Y\ i ^ I opere a Parma, a Borgo San Donnino e forse \ * 'f a Cremona, il grande esempio dello scultore HK|', 1JJ) . f comacino, che ravviva l'arte lombarda con lo spirito e le forme della francese, non rimane \ H senza effetti a Venezia. Inspirati alla maniera dell’Antelami, o più tosto suoi seguaci e eoo- V >■ peratori sembrano gli autori di un gruppo frani- * V ■ mentano, rappresentante Adorazione dei Magi, fy | ^ fl che era nella chiesa dei Santi Filippo e Già- 1 . conio, ed è ora in quella della Salute, del Lij J gruppo del Sogno di San Giuseppe <4> nel ^■*[71;' \•* ■ museo della basilica marciami, e di alcune fi- t/ff\|' l;. ■ ■ gure di profeti nella cappella Zeno. Si trovano qua e la altri meno importanti ma curiosi vestigi ^ ■. dello stile romanico, come i leoni ed altri ani- 1 / I mali che reggono sul dorso colonne ; per esempio wj jt I ? | fl il vitello e i due grifi, serranti fra l’ugne una l IjA It/i H figura umana, che reggono le colonne di un fi- fl nestrone nella facciata meridionale di San Marco; Vw due leoni nel basamento del campanile di San ~ , 9 Polo, che stringono fra le zampe una testa '\ M umana l'uno, e l’altro una serpe, avanzi orna- S I mentali di qualche antica porta di chiesa Ioni- 1 j barda; due leoni di marmo, che lacerano serpi T ^ ■ e draghi, infissi ai lati della porta del palazzo *_ N 9 Marcello al traghetto di San Tomà. Ma il trionfo ^ dell’arte romanica è negli arconi della porta la colonna destra del ciborio di s*n «arco. maggiore della basilica, dove un grande artista anonimo scolpì nell’archivolto i mestieri dell’uomo e i mesi dell’anno. Intanto la (1) Burckhardt, Le Cicerone, Paris, 1892, II, 313. (2) Toesca, St. dell'arte it. cit., voi. I, pag. 266. (3) A. Venturi, St. dell'arte cit., voi. Ili, pag. 248. (4) Toesca, op. cit., voi. I, 890.