GLI ESERCIZI GUERRESCHI E LE FESTE CIVILI 175 venza s inseguivano orsi e cignali ; nella selva equiliana si prendevano i fagiani e le pernici; nei lidi di Caorle i camosci; con pertiche fitte in terra si tendevano insidie ai falconi nell’isola di Saccagnana e in quella denominata appunto Falconera. Nelle campagne si tendevano le reti, escaduriae ad volucres capiendum (l>, e la caccia degli uccelli palustri, quali i maggioringhi, i chiurli, gli smerghi, le cercedule, le folaghe, i ciossi, si faceva specialmente nei bacini o valli chiuse da cannicci (gri- LA CACCIA SULLA LAGUNA. (Dagli « Habiti d’huomeni et donne venetiane ecc. » di Giacomo Franco, 1610). siole). Per scorrere velocemente sull’acqua si usavano certe piccole barche, chiamate /¿solere, dal nome dell’ uccello fisolo (tuffolo o colimbo). Prima dell’invenzione della polvere, pare fosse molto in uso l’aucupio, oltre che con le balestre, con la cerbottana, giacché negli scavi dei rivi si trovarono spesso pallottole di terra cotta, grosse quanto nocciuole, che dovevano probabilmente essere usate per colpire gli uccelli. Le lotte, le gelosie e le rivalità popolari, che agitavano la città, divisa nel secolo (1) Cecchetti, La vita dei Veti, fino al sec. XIII cit., in « Arch. Ven. », a. 1871, t. II, pag. 76.