LA SCULTURA, LA PITTURA E LE ARTI MINORI 343 ■cogli artefici bizantini s’accontentano d’esserne umili discepoli e servili imitatori (1). Ora non va dimenticato che l’arte bizantina segna bensì un periodo di vera grandezza, ma che, al pari dell’egizia, vive aderente alle pubbliche istituzioni, legata al culto, alle feste, ai monumenti con uno spirito conservativo che sembra quasi immobilità. Alcuni ■cicli di composizioni bibliche, comuni a tutta l’arte cristiana, si ricopiavano di secolo ARDUINO c TAJAPIERA » — MADONNA (SEC. XIV). (Venezia, chiostro del Carmine). in secolo, e le composizioni tratte dal Genesi nell’atrio di San Marco, del sec. XII, trovano il loro primitivo riscontro in quelle, miniate già nel quinto secolo, della bibbia cottoniana di Londra, monumento prezioso di stile bizantino (2>. Così la pittura veneziana, povera imitatrice della decorazione musiva e della pittura bizantina, la quale lasciò traccie e riflessi nella cripta nel duomo d’Aquileia <3>, si mantenne per lungo tempo nella stessa rituale e simbolica immobilità, con norme di convenzione ferme come dogmi. L’orgoglio di patria ha invece fatto credere che, prima di molte altre (1) Cavalcaselle e Crowe, St. della piti, in Italia, voi. IV, pag. 269. (2) Tikkanen, La rappr. della Genesi in S. Marco, in « Arch. Stor. dell’Arte », Roma, 1898, voi. I, pagg. 212, 257, 348. (3) Toesca, Gli affreschi del Duomo di Aquileia in « Dedalo », Firenze, 1925.