VENEZIA E LE SUE LAGUNE 37 (1) Filiasi, / Veneti primi e secondi cit., t. Ili, pagg. 53, 363. (2) Scrive il Monticolo (« N. Arch. Ven. a. 1892, voi. Ili, pag. 386, n. 1): c La più antica menzione del nome di « Venecia, come nome di città, per quanto mi consta, si ha in un periodo che nel cod. Vat. 5273 (sec. XIII) precede il « testo degli Anna/es Breves (c. 8 A.): Anno Domini quatuor centum vi frinii unum edificatio Venecie ». Le folte boscaglie sulle sponde della Livenza, presso Lorenzaga, risonarono del lieto romore di ricche comitive, che accompagnavano alla caccia gli antichi tribuni e i primi dogi ; sul margine di Sant’llario, presso Fu-sina, ferveva operosa la vita <•>. Tra le paludi, sullo sterile e mal fermo terreno, il nuovo popolo poneva fiducioso il fondamento della sua potenza. Rialto assurse al grado e alla denominazione di civitas, al pari di Cittanova, di Grado, di Malamocco, in contrapposto ai luoghi mi nori detti vici. L'isola, che diede il suo nome al piccolo arcipelago lagunare, trasse la sua denominazione o dall’altezza delle sue rive, o da un fiumicello Prealtus, che scorreva 11 presso insieme con un ramo del Medoaco 0 Brenta. Per lungo tempo la città fu chiamata Rivoaltus, e San Niccolò di Rialto il suo porto, laddove il nome di Venetiae stette a indicare tutti insieme 1 comuni del litorale che formarono il ducato, da Grado a Ca-varzere (2>. Agnello Partecipazio, primo doge eletto in Rialto, dopo aver ricostruito Cittanova, provvide a ripopolare Chioggia, Brondolo, IL CAMPANILE DI SAN BARNABA (SECOLO Xlll), E NEL FONDO QUELLO DI SAN SAMUELE (SECOLO Xll). il doge Giovanni Partecipazio costruì la basilica di San Marco. Pellestrina, Albiola devastate dai Franchi ; elesse un magistrato di triumviri, a cui spettò la cura di ampliare la nuova capitale e di trasformare con industria il suolo paludoso in terreno coltivabile. Il lavoro si faceva sempre più intenso per ridurre adatto ad abitarsi il paese ; e i bonificamenti, i canali artificiali, gli argini, gli emissari sotterranei attestavano la virtù pertinace di una gente che traeva dal luogo inospitale forza e sicurezza. L’isola di Rialto, divisa dal rivo Busi-niacus, chiamato poi Canalgrande, comprendeva la parte, che conserva ancora il suo nome e dove sorgono le chiese di San Giacomo e di San Giovanni elemosinario, e l’altra parte, che da San Bartolomeo si stende sino a Santa Maria Formosa. Qui, nell'anno 811, il doge Agnello Partecipazio inalzò la prima abitazione del capo dello stato, sopra un’ortaglia appartenente alle monache di San Zaccaria; qui nell’832