344 CAPITOLO X. città italiane, Venezia abbia veduto fiorir la pittura, perchè la cronaca Altinate ricorda pintores qui Damarzi appellati sant, i quali picturam facere sciebant e un Marturius magister picturae ; ma per pictura s’intendeva molte volte l’arte del mosaico. È tradizione favolosa quella che parla di un greco Teofane, che nel Dugento apriva in Venezia una scuola di pittura, da cui uscirono i Gelasi ferraresi, dei quali non si conosce che il nome (1>. Vero è che il primo statuto di pittori conosciuto in Italia è il veneziano, riformato e approvato nel 1271, il che fa argomentare che la compagnia esistesse anche prima <2\ Ma i confratelli sono tutti operai d’ umili industrie, e coll’arte non hanno molta familiarità quei pittori di arcete, cophani de nuvicias, scuti, rodelle, tabule ad comedendum. Soltanto più tardi compaiono i pittori di ancone e i JACOBEI.LO E PIER PAOLO DI VENEZIA — STATUE NELL’lCONOSTA SI DI SAN MARCO (1394). madoneri , e, come altrove, messi insieme con gli indoratori, i cofanai, i maschereri, i cortineri e simili. Di questi primi pennelleggiatori la mariegola dell’arte ci ha svelato qualche particolarità della vita ; ci ha fatto assistere alle loro assemblee, alle loro cerimonie religiose ; ci ha fatto conoscere le relazioni dei soci fra loro e tra i soci e lo stato, ha rivelato le prescrizioni tecniche per i loro lavori. Altre vecchie carte, contratti, obbligazioni, testamenti, ci permettono di spinger lo sguardo ad una vita tanto lontana e raccogliere notizie che le cronache contemporanee molte volte non curano. Ci son tramandati nomi di antichi pittori : un Bongiovanni, già morto nel 1212, un maestro Giovanni (1227), un Filippo, figlio di maestro Giovanni Scutario, un Vendramin, la vedova del quale testava nel 1229. Si viene a sapere come si chiamassero alcuni fedeli, che ordinavano le sacre ancone, per farne dono alle chiese, o per ornare le case, o per de- (1) Cavalcaselle e Crowe, Storia della pitt. cit., voi. IV, pagg. 88, 89. (2) Vedi addietro pag. 161. (3) Il mestiere dei madoneri è fiorito per lungo tempo a Rialto. Queste opere, che ripetono le forme tradizionali bizantine, vennero dalla Grecia anche tardi, come la Madonna firmata Joanes Permaniates P.t ora nel museo Correr portata nel Cinquecento da Candia. Artisti candiotti di stile bizantino erano a Venezia nel Seicento, come Emanuele Zane. L. Venturi, Le origini della pitt. ven., Venezia, 1907, pag. 50.