personale provvedeva all’ estinzione dell’ incendio ed alle riparazioni degli apparecchi motori ; la nave di coda austriaca ricevette gravissimi danni. 11 nemico si diresse verso Cattaro, donde uscirono due navi corazzate a proteggerne la ritirata. Allora l’intiera forza anglo-italiana ritornò all’ancoraggio, compresa 1 ' Jlquila, che, riparate le sue avarie, aveva potuto prender parte all’ azione nell’ultima sua fase. Uno degli esploratori inglesi, il Darmouth, fu colpito da un siluro lanciato da un sommergibile e, quantunque seriamente danneggiato, potè rientrare in porto grazie all’abile manovra delle altre navi del gruppo. Notizie di fonte austriaca fanno sicuri che i danni sofferti da un incrociatore austriaco furono assai gravi ; perdette il comandante in seconda, ebbe moltissimi feriti, fra cui il comandante, e corse pericolo di affondare. Anche in questo scontro, più che battaglia, rifulse il valore e l’abilità dei nostri marinai ; in nobile gara coi loro commilitoni inglesi, ufficiali ed equipaggi fecero magnificamente il loro dovere, e diedero bella prova di fermezza, di costanza, di disprezzo del pericolo. Fu specialmente lodata la condotta del personale di macchina dell’ Aquila ; e s’ebbe la medaglia il sottotenente macchinista Ferri, il quale durante il combattimento si precipitò nel locale delle caldaie invaso da vapore di acqua e nafta, prendendo disposizioni ed eseguendo personalmente lavori urgenti con grave 125 -