nostri arsenali e dai cantieri privati, in gara fra loro per celerità ed esattezza di esecuzione. Nè va dimenticato, che, parallelo all opera del genio militare per 1’ apertura di vie sui monti inaccessibili, fu larghissimo il contributo di opere navali : costruzione di nuovi porti, ampliamento degli esistenti già (Brindisi ed Ancona sopra tutti), apertura di nuove vie di navigazione interna, che riuscirono preziose sussidiarie alle ferrovie ed alla navigazione marittima. Tutto ciò fu fatto con un immane sforzo, con ordine e con disciplina quasi sempre esemplare. Alla mancanza dei carbone si sopperì intensificando la produzione dell’energia elettrica, che da 52.000 H.P. salì ad oltre 200.000 ; alla scarsezza del ferro con la ricerca e lo sfruttamento di miniere nuove, o abbandonate perchè poco produttive ; sostanze chimiche vennero estratte dai minerali con nuovi metodi ; affannosamente vennero ricercati e sfruttati nuovi giacimenti di petrolio, di lignite, di torba ; lo zolfo, il mercurio, le piriti vennero estratte in maggior quantità ed esportate anche nei paesi alleati. Molto giovò l’aiuto dell’ Inghilterra e dell’America, che nei momenti di maggior bisogno si imposero privazioni per fornire a noi le sostanze di cui avevamo bisogno ; ma molto facemmo noi stessi, specialmente nei giorni della sventura, quando la perdita sensibilissima di materiale bellico durante la ritirata dell’ ottobre 1917 fece sentire più pungente ed aspro il bisogno 152