ciare ad un tempo f irredentismo slavo e l’irredentismo francese, per acquistare con le armi un assoluto predominio europeo. Sperava la Germania che l’Inghilterra rimanesse estranea alla lotta ; che l’Italia, legata a lei ed all’Austria dal trattato della triplice, combattesse al loro fianco: pareva sicura che la sua straordinaria preparazione militare le assicurasse in pochi giorni una immediata vittoria. Certo è che il governo di Berlino, non solo non fece nulla per trattenere l’Austria, ma con le sue dichiarazioni parve eccitarla a proseguire nel suo contegno ostile ; certo è (e tutti i libri diplomatici lo dimostrano) che alle insistenze degli altri governi europei per una pacifica soluzione la Germania oppose un contegno gelido, ostilissimo, contribuendo non poco ad esacerbare, anziché ad appianare le difficoltà. Ed è ora evidentissimo (specialmente se si tien conto del linguaggio dell’ imperatore di Germania, dei suoi ministri, dei più autorevoli uomini politici) che il governo tedesco da lungo tempo premeditava la guerra e vi si veniva preparando con tutte le sue forze. Così all’ intemo gli scrittori diffondevano nelle masse l’idea che la civiltà tedesca, ritenuta superiore a tutte le altre, le desse il diritto d’imporsi a tutto il mondo, anche con la forza : ed all’ esterno, come poi si vide, con lo spionaggio, con la corruzione, persino con segreti impianti di natura militare, si preparavano basi politiche e militari per la guerra. - 8 -