speranze si dia immediata soddisfazione. Tanto più ardua sarà l’opera del governo, quanto meno tolleranti e pazienti saranno i singoli cittadini, le collettività. Lo spettacolo terribile, che ci offrono molti dei paesi vinti, con le sanguinose rivoluzioni, con la distruzione di tutte le fonti di ricchezza e di prosperità, con le manifestazioni degli istinti più brutali, ci sia di ammonimento e di esempio. Non col sangue e con la violenza, non con le civili discordie ha mai progredito il genere umano : ma, sempre, ad un breve periodo di anarchia ha tenuto dietro un lungo periodo di oppressione e di civile regresso. La storia antica e recente, coi suoi numerosi esempi, ci ammonisce e ci insegna a quali risultati conduca la violenza e l’intolleranza. Gli uomini, che hanno esposta, a terra o sul mare, la loro vita per la grandezza della patria : che hanno sopportato per quattro anni fatiche, privazioni durissime; che hanno visto la morte in faccia, in agguato ad ogni passo, e non hanno tremato, sanno quanto preziosa, quanto nobile virtù sia la disciplina ; quanto necessario sempre, ma sopra tutto nei momenti più difficili, l’obbedire ai comandi, l'affidarsi al maggior senno, alla maggior esperienza dei loro capi. Oggi l’Italia combatte una grande guerra, non più contro i nemici esterni, ma con le innumerevoli difficoltà, che ostacolano il rapido, ma sicuro, suo rifiorimento, il suo assetto di pace, ispirata a giustizia, al rispetto dei diritti di ognuno. E in questa guerra, - 158 -