Questo proclama del 10 novembre 1917, uno dei più nobili e generosi e forti che la nostra storia ricordi, ebbe un grandissimo effetto sull’ animo di tutti gli Italiani, per cui il nome di patria non è una parola senza significato. Resistere, resistere ad ogni costo, fu il programma del nuovo governo, presieduto da Vittorio Emanuele Orlando, e che si può dire il governo della difesa nazionale e della concordia, perchè entrarono a farne parte uomini di tutti i partiti, esclusi soltanto coloro che negano esistere la patria. E il popolo italiano seguì il Re ed il Governo nell’ opera di resistenza. Ciascuno, per quel che potè, collaborò alla grande impresa : giovinetti imberbi ed uomini più che maturi presero le armi ; le donne sostituirono gli uomini nei lavori più duri e faticosi ; i ricchi diedero il loro denaro, ì poveri le loro piccole economie alla Patria ; i vecchi, i mutilati di guerra, che sapevano parlare alle masse, percorsero il paese, eccitandolo, incoraggiandolo a non disperare ; le industrie di guerra lavorarono giorno e notte a produrre nuove armi, nuove vesti, nuove provvigioni per sostituire quelle che erano state distrutte od erano cadute in mano al nemico. Ed altre armi, altre provviste ci furono fornite dai nostri alleati : dalla Francia e dall’ Inghilterra vennero artiglierie, munizioni, carbone ; gli Stati Uniti d’America, oltre al fornirci di ciò che era più a noi necessario, ci prestarono anche molto denaro. Infine, dopo un convegno tenuto a Rapallo tra i capi dei - 76 -