Capitolo XIX. LE ULTIME GESTA. COSÌ gloriosamente si chiudeva il terzo anno di guerra navale ; in terra, sul mare e nell* aria i nostri marinai incutevano al nemico un grande rispetto: a tal segno che le nostre siluranti potevano avvicinarsi indisturbate alle coste dell’ Istria e della Dalmazia di pieno giorno : e gli equipaggi, con un disprezzo del nemico veramente meraviglioso, solevano dire scherzando : " I franchi a terran ! per significare che ormai quelle spedizioni avevano perduto ogni carattere guerresco. L’ Austria preparava intanto sul Piave quella manovra agressiva, che doveva costarle così cara e segnare l’inizio della rovina. Documenti di fresco caduti in nostra mano provano che contemporaneamente essa aveva deliberato un attacco a fondo dei nostri sbarramenti nel canale d’Otranto e contro le nostre forze navali nel basso Adriatico. A questo scopo nella notte fra il 9 e il 10 giugno, proprio alla vigilia della grande offensiva, uscivano da Pola due potentissime corazzate, due dreadnoughts, scortate da numerosi 135 -