che mettevano in comunicazione il Veneto e la Lombardia, erano sbarrati per noi. Ma sopra ogni cosa il formidabile triangolo trentino, che come un cuneo penetrava in mezzo alle nostre terre, costituiva una continua minaccia al nostro esercito operante nella Carnia e nel Friuli ; perchè, come mostra la carta, un invasione dal Trentino, sia per la Val Sugana, sia per la V al Lagarina, sia dalle valli del Chiese o dal Sarca, sia infine dai molti passi dei Lessim o dell’altopiano di Asiago etc., poteva troncare le comunicazioni tra il fronte orientale ed il resto della penisola, come poco mancò non avvenisse net 1916. In una parola, la posizione reciproca nostra e degli avversari nel 1915 potrebbe riassumersi con questo paragone : n Gli Austriaci erano in un’ alta e formidabile fortezza armata di tutto punto ; gli Italiani erano in basso, nel fossato, esposti ai colpi che piovevano dall’ alto". Vediamo ora le condizioni marittime, nel campo naturale di battaglia tra le due marine, cioè nell’Adriatico. Anche qui la carta geografica parla chiaro : tutti i vantaggi erano per il nemico, tutti gli svantaggi per noi. Dal Capo Santa Maria di Leuca fino a Porto Buso la costa italiana non ha che due porti militari di qualche valore militare. Brindisi e Venezia; ma nè l'uno nè 1’ altro erano ottimi : Brindisi fu assai migliorato durante la guerra ; Venezia, il cui accesso è formato da stretti canali, mal si presta a manovre di grandi navi. - 36