Per fortuna le due ali estreme della linea, in Val d’Adige e in Val Sugana, quantunque sostenessero un immane sforzo, non piegarono, e meravigliosamente contennero a Zugna Torta, sul Pasubio, a Val Maggio, a Monte Collo l'impeto degli assalitori. La resistenza sanguinosa, che quivi avvenne, salvò l’intera linea ; sicché, quantunque fosse riuscito a farci sgombrare il costone d’Arsiero e parte dell’Altipiano di Asiago, il nemico non potè, con le ali impigliate, approfittare ampiamente del suo vantaggio. Intanto con grande prontezza il Comando Supremo correva ai ripari, raccogliendo in pianura un grosso esercito per fronteggiare gli invasori, se fossero discesi dai monti, e trasportando ingenti forze sulla seconda linea di resistenza nell’altipiano. Terribili battaglie videro quelle alture, ben presto coperte di migliaia e migliaia di cadaveri : l’avanzata nemica rallentò, poi fu intieramente fermata. Anzi nei primi di giugno il nostro esercito potè iniziare una manovra controffensiva, che durò parecchi giorni, con alterne vicende, in Vallarsa, sul Pasubio, nella conca d’Asiago, sul monte Lemerle, in Val Frenzela, sulle sponde del torrente Maso. Finalmente i poderosi sforzi, 1’ eroismo di tutte le armi, fanteria, granatieri, bersaglieri, alpini, artiglieria, cavalleria appiedata, guardia di finanza, fecero sì che li nemico cominciò a ripiegare, poi si ritrasse abbandonando l’impresa, e solo conservando un brevissimo tratto di territorio nostro montuoso, fra Posina ed Astico. - 52 -