Numerosi velivoli si alzarono da Fola alle prime luci dell’ alba per attaccare la scorta delle siluranti italiane che tornava a Venezia, ma, prima che i nemici avessero potuto offendere e con grande sorpresa dei nostri (che per il tempo orribile non si attendevano di essere difesi dall’aria) una squadriglia italiana da caccia comparve tra le nubi ad attaccare i velivoli nemici sulla loro stessa base. Il combattimento aereo che ne seguì durò oltre un’ ora ; tre idrovolanti austriaci furono abbattuti e la nostra squadriglia di cui facevano parte gli ufficiali Pierozzi, de Riseis, il 2° capo Odierna ed i marinai Balleri e Bruzzone, poteva tornare incolume a Venezia. Due giorni innanzi, altri due mas, al comando dell’ instancabile Pagano di Melito e del tenente di vascello Mario Azzi erano entrati ancora una volta a Durazzo ed avevano affondato una torpediniera ed un trasporto sfuggendo all’ inseguimento di altre unità nemiche. 134