Fatto audace dall’ esito fortunato di queste tre spedizioni, il Pagano pochi mesi dopo ritentò la prova : con una geniale invenzione abbassò o ruppe gli sbarramenti molteplici che il nemico aveva posto a tutela di Durazzo, silurò un altro piroscafo e fuggì, quasi miracolosamente, ad una intiera squadriglia che in agguato attendeva questo inafferrabile e incoercibile ajfondatore. Quando a queste azioni di sorpresa si aggiungano le continue crociere sulle coste, gli attacchi frequentissimi dei nostri idrovolanti e dirigibili alle opere fortificate di Pola, di Durazzo, di Cattaro, la scorta ai piroscafi commerciali, ai convogli militari diretti in Albania, si vede quale immenso servizio rendesse agli inizi del secondo anno di guerra la marina militare, così parca di notizie al pubblico, così schiva di far parlare di sè, anche a rischio di essere accusata di inerzia. Si intende che tutte queste svariate operazioni costarono qualche altra perdita. Ad esempio, nel luglio ■1 C. T. Impetuoso, reduce dalla caccia data, in compagnia d’un’altra silurante, ad un incrociatore au-stnaco, che si era prudentemente allontanato in tutta fretta alla loro vista, si perdette per siluramento di un sottomarino. E così pure si perdette, (1 agosto), Per aver incagliato sugli scogli dell’isola Galiola in prossimità della costa dalmata, il sommergibile ‘Pallino, sul quale trovavasi imbarcato Nazario Sauro, 1 infaticabile guida di molte audaci imprese. Pur troppo, 117 -