Capitolo XVI. IL PRIMO ANNO DI GUERRA (1915-16). PPENA aperte le ostilità, dai molti e ben sicuri ripari della costa dalmata e istriana uscirono incrociatori e siluranti austriache, che a scopo di intimi-dazione, più che per motivi guerreschi, bombardarono Ancona, Rimini, Senigallia, Barletta ed altre località indifese ed aperte, nonché la stazione torpediniera di Porto Corsini. Le nostre torpediniere e cacciatorpediniere in ricognizione lungo la costa non poterono impedire quelle barbare incursioni, contrarie ad ogni diritto di guerra : ma non lasciarono invendicata l’offesa. Nel Basso Adriatico il vecchio cacciatorpediniere Turbine sostenne da solo una lunga lotta contro soverchiane forze nemiche, recò e ricevette danni ; esaurite le munizioni, col fuoco a bordo, con l’equipaggio in gran parte ferito, rifiutò di arrendersi, e per ordine del suo comandante affondò, sparando gli ultimi colpi, mentre 1’ equipaggio, schierato sul ponte, mandava un ultimo evviva alla patria ed ai Re. Le nostre altre navi sopraggiunte inseguirono il nemico fin sotto la costa dalmata, gli causarono qualche 101 -