ebbe la sua Verdun; cioè può gloriarsi di aver resistito sul Grappa e sulla linea montuosa, che collega il corso del Brenta a quello del Piave, ad assalti ed a sforzi quasi sovrumani ; d’avere col sangue dei suoi soldati resa celebre nel mondo intiero quella regione : d’aver altamente affermato "Qui non si passa"! % Tutta la linea di difesa fu ripetutamente tentata; con maggior accanimento, dopo le prime sconfitte, vennero intensificati gli sforzi sull’altipiano di Asiago ; dove il 5 dicembre alle Melette, a Montefior, a Castelgomberto, alcuni riparti alpini, rimasti isolati durante un temporaneo ripiegamento, con una eroica resistenza ad oltranza mantennero per tre giorni le loro posizioni fino all’ ultimo uomo ed all’ ultima cartuccia. 11 bollettino di guerra del 14 dicembre per la prima volta ricorda l’intervento di batterie francesi al Colle dell Orso e al Solarolo ; della presenza di fanterie inglesi e francesi sulla linea si ha notizia soltanto in bollettini posteriori. E questo dimostra che il merito di quella meravigliosa resistenza è nostro, esclusivamente nostro ; è merito di tutte le armi, artiglieria, fanteria, cavalleria, genio, aviatori, marinai, che, non ostante la scarsezza del numero, la violenza del nemico, la temperatura rigidissima, le difficoltà d’ ogni specie, impedirono che avesse esecuzione il superbo disegno nemico di giungere all’ Adige ed alla pianura padana per ripetervi le devastazioni, i saccheggi, le rapine compiute ne! 80