contro un grosso trasporto austriaco, che vi era ancorato. La bandiera della silurante fu decorata con medaglia d’ argento al valore. Quasi emulando 1’ impresa del loro collega, da una base marittima del Basso Adriatico due tenenti di vascello, Alfredo Berardinelli e Gennaro Pagano di Melito, su due mas, scortati a distanza da una squadriglia di siluranti, penetravano nella notte del 7 giugno dentro il porto di Durazzo, occupato e fortificato dagli Austriaci e custodito da navi in crociera. Dopo molte perizie potevano avvicinarsi, senza essere uditi e visti, ad un grosso piroscafo nemico e silurarlo, uscendo poi illesi. A pochi giorni di distanza essi ripetevano il forzamento di Durazzo e sotto nutrito fuoco di artiglieria e di fucileria, a cui miracolosamente sfuggirono, poterono accostarsi a due trasporti carichi di soldati e di materiale da guerra, e li distrussero con siluro (25 giugno). Gli ufficiali e gli equipaggi dei due mas, quattordici uomini in tutto, ebbero elogi e ricompense dal principe Luigi di Savoia, allora comandante del-' Armata, e dal Ministero. E veramente quelle spedizioni richiedevano così nei capi, come in tutti i dipendenti, non solo un vero disprezzo del pericolo, ma doti specialissime di avvedutezza, di abilità, di calma, di prontezza di risoluzione e di astuzia, che raramente si trovano riunite in una sola persona. Gli allori di Pag ano e di Berardinelli eccitavano 115 -