Questo ritrovato felicissimo si dimostrò subito di grande efficacia ed utilità : perchè, non solo partecipò frequentemente alla difesa antiaerea di località costiere, ma dissuase il nemico dal ripetere i suoi attacchi con navi. Quand’ esso si presentò, a Porto San Giorgio, a Rimini, in altri punti, trovò così vigorosa accoglienza dalla parte di treni armati, subito accorsi al primo segnale, che non osò mai più ripetere la prova. Quella difesa mobile venne completata con posti di vedette, pattuglie di navi leggiere, con sbarramenti di mine, con batterie collocate nei punti più opportuni ; e specialmente là dove la ferrovia per la natura del terreno si allontana alquanto dalla spiaggia come, ad esempio, nel tratto Cattolica-Pesaro. Ma sopra ogni cosa giovò la continua perlustrazione dei canali e delle coste nemiche, l’audacia dei nostri marinai, che senza curare rischi e fatiche, non dettero all’ avversario un istante di tregua, e vegliarono senza riposo alla protezione del territorio nazionale. Il servizio prestato dal naviglio leggiero, con la cooperazione, nel Basso Adriatico, di alcune squadriglie francesi ed inglesi, è stato veramente ammirabile ; nè si può degnamente apprezzare se non da chi ha visto all’ opera, dal maggio del 1915 in poi, le sottili, veloci, fragilissime navi ; da chi ha udito dalla bocca di ufficiali e di marinai la descrizione delle faticose crociere nelle notti tempestose ed illuni, degli snervanti agguati per cogliere al varco il nemico. Preziosa fu la collaborazione degli aviatori di marina, che 106 -