mano ai Francesi, nella regione più Orientale, liberava tutta la regione. Vani gli sforzi dell'Austria nel luglio del 1918 per riprendere le posizioni perdute ; nell’ agosto sembrò per un istante che essa stesse per riuscire nell’ intento ; ma quando, sulla fine di settembre, venne sfondato il fronte bulgaro, le nostre colonne rioccuparono con una rapida avanzata quel tratto che nell’ agosto era stato sgombrato, varcarono il fiume Semeni, presero Elbassan, importante centro dell’Albania settentrionale, Tirana, e, forzate le difese nemiche, scesero al mare di Durazzo che era la base d’operazione nemica. Tutta l’Albania a mezzo l’ottobre era sulle nostre mani. E così pure in Macedonia la divisione nostra, in collegamento coi Francesi, dopo avere brillantemente difesa un’ importante posizione (la famosa quota 1050, nell’ arco del fiume Cerna) e trattenute con azione dimostrativa preponderanti forze tedesche, passò all’ offensiva contro Tedeschi e Bulgari, conquistò alla baionetta il caposaldo della resistenza nemica e contribuì efficacemente a tutte quelle operazioni, che portarono la Bulgaria alla piena sconfitta ed alla domanda di armistizio e di pace separata, che fu il primo anello spezzato della catena che le potenze centrali avevano forgiata. Quella divisione meritò i più sinceri e caldi elogi, così del generale francese, capo della spedizione alleata, come di tutti gli altri comandanti dell’Intesa, così per il valore mostrato, come per 1 esemplare disciplina. 149 -