rischio della vita, mentre parecchi fuochisti e allievi fuochisti cadevano vittime del dovere. Il primo macchinista Romeo, i fuochisti Esposito e Bonora si segnalarono anch’essi per intrepidezza e disprezzo del Oltre al comandante dell’ Jìquila, capitano di fregata Lodolo, ebbero ricompense i comandanti Van-nutelli Guido e Slageck, insieme ad alcuni comandanti ed ufficiali inglesi. Alla memoria del comandante inglese Fané Robert Gerald, che perdette la vita nel combattimento, fu pure assegnata la ricompensa dei prodi. Nello stesso tempo la marina accresceva e migliorava ancor più il servizio dei suoi idrovolanti e dirigibili : rinforzava le difese costiere, provvedeva alla difesa delle navi mercantili, imbarcandovi artiglieri, mandava piccole unità a scortare i convogli. Pola sentì più volte l’effetto delle bombe italiane e parecchi sommergibili nemici furono, o affondati o inseguiti dai nostri. Sulla fine di Settembre, una squadra nemica di cacciatorpediniere uscì in appoggio ad una schiera di velivoli che avevano tentato di bombardare la stazione di dirigibili a Ferrara ; ma si scontrò ben presto con gruppi di nostri C. T. e dovette prendere la fuga. In quell’occasione S. A. R. il principe di Udine, capofila della formazione, impegnò violento e prolungato combattimento col nemico a distanze ravvicinate ; e quantunque la sua nave, l’esploratore Sparviero, ripetutamente fosse colpita e un 126 -