cipalissimi fra 1 doveri, che incombono oggi agli uomini, cui è affidato il governo dello Stato. E insieme a questi, altri (e non meno formidabili) problemi riguardano la vita esterna della nazione, il suo avvenire, la sua futura posizione nel consorzio dei popoli civili. Per compiere questa immane opera di restaurazione interna, politica, economica e sociale, per raggiungere quella prosperità, quella grandezza, quella floridezza che tutti debbono desiderare, quella concordia fra i vari popoli della terra, non più gli uni nemici degli altri, ma stretti fra loro da vincoli di reciproco amore, di santa emulazione per il bene e per il progresso dell’umanità, non basta l’ingegno e lo zelo e l'instancabile operosità degli uomini, che ci governano ; ma occorre il concorso continuo, indefesso, amorevole di tutti i cittadini, dai più elevati in grado ai più umili. Occorrono, anzi tutto e sopra tutto, in tutti i gradi sociali, in tutte le classi quelle virtù, che abbiamo mostrato di possedere in sommo grado durante la guerra e che dobbiamo esercitare ancora ; l’amor della patria, la pazienza, lo spirito di sana e illuminata disciplina. Non si può improvvisare in un giorno, in pochi mesi questa grande opera di rinnovellamento e di restaurazione. Nè è giusto pretendere che contemporaneamente, e quasi d’un colpo, a tutto ed a tutti gli innumerevoli bisogni, a tutti i desideri, a tutte le - 157 -