la guerra era deliberatamente condotta secondo ¡e costumanze barbariche e contro tutte le norme, che le nazioni civili avevano di comune accordo stabilite per rendere gli effetti delle ostilità meno micidiali e disastrosi, Le nostre popolazioni, anche le più aliene dalia guerra, compresero a poco a poco, nel volgere dei primi mesi delle ostilità, che l’Italia, non soio non poteva e non doveva unirsi agli oppressori, ma doveva scendere in campo a fianco delle potenze occidentali combattenti per il diritto, per ia giustizia, per la libertà: compresero che la vittoria degli Austro-tedeschi avrebbe significato il trionfo dell’ assolutismo, della prepotenza, della brutalità, 1’ asservimento dell’ Europa ad una razza, che si vantava civile in sommo grado, ma che ogni giorno più si rivelava barbara e nemica della civiltà. Di mano in mano che il popolo italiano veniva a conoscenza, così delle ciniche giustificazioni tedesche, come delle sempre rinnovate violenze, si rafforzavano questi sentimenti di avversione : gli inni alla efficacia della spada tedesca, le rivelazioni dei diplomatici che mostravano la premeditazione della guerra, che ricordavano le recenti offese sofferte dalla nostra politica per opera degli Austriaci e dei Tedeschi, specialmente nella guerra di Libia, tutto veniva predisponendo gli animi degli Italiani ad una cooperazione in favore della Francia e delle altre potenze a lei alleate. E la insipienza della diplomazia tedesca ed austriaca, che, mentre diffondeva il denaro a piene mani - 12 -